Google Panda croce o delizia?

Google PandaOrmai tutti gli addetti ai lavori sanno cosa’è “Google Panda“, in questi ultimi mesi non si parla di altro nell’ambiente SEO e Motori di Ricerca, questo non è altro che il nome dell’ultimo update del motore di ricerca Google, arrivato da diverso tempo ormai nei paesi di lingua inglese e atteso tra poco anche da noi in Italia.

Panda promette di essere a tutti gli effetti l’aggiornamento maggiormente innovativo e comunque di maggior portata, apportato dal motore di ricerca di Mountain View, se non per altro perchè, a detta degli ingegneri di Google, si ripromette di ripulire le serp da tutta la spazzatura piazzata a vario titolo da spammers, aggregatori di notizie e siti web di scarsa qualità.

Qualità” ecco la parola sulla quale fare perno, per capire quali devono essere i parametri da seguire per aggiornare e migliorare le nostre pagine web, per non incappare nelle maglie di questo potente algoritmo. In realtà, condividendo ciò che dice Enrico Madrigrano di MADRI, ritengo che ciò che viene chiamato Google Panda, non sia un semplice algoritmo, ma sia il coacervo di algoritmo + una azione manuale di verifica effettuata da quality raters umani.

Potremmo paragonare Panda ad un esame per conseguire la patente di guida, dove troviamo una parte tecnica dove dobbiamo far capire di conoscere la materia e una pratica, dove un esaminatore verifica con i propri occhi se sappiamo effettivamente guidare.

Ma veniamo al dunque, a quello che più interessa chiunque debba aggiornare il proprio sito per rimanere fuori dagli “appestati” (permettetemi il termine), del web e cioè alla domanda: “cosa devo fare realmente per portare il mio sito ai livelli di qualità richiesti da Google?”

Google Panda, i punti che riteniamo maggiormente significativi:

  • Rivedere le proprie pagine: si tutte, integrando quelle che hanno contenuti scarsi o poco qualitativi, scartate tutte le pagine che hanno contenuti copiati da altri siti, se questo non è possibile, eliminare queste pagine, perchè teoricamente potrebbe bastarne una scarsa per far penalizzare tutto il sito.
  • Migliorare la grafica del sito: porre maggiore attenzione anche alla buona qualità del sito in generale a partire dall’aspetto estetico.
  • Annunci adsense: fare molta attenzione alla posizione e al numero totale degli annunci adsense presenti in pagina, fate si che essi siano presenti ma non predominanti sui contenuti, un buon sito infatti, quindi non un sito MFA (Made For Adsense), propone contenuti di qualità, utili all’utente e la pubblicità dovrebbe essere solo un accessorio e non la cosa principale. Consiglio di inserire il primo annuncio adsense visibile solamente dopo una buona porzione di testi e contenuti utili.
  • De-ottimizzare le pagine: nel caso che voi, per la smania di posizionarvi, abbiate esagerato con le ripetizioni delle keywords, soprattutto nei punti focali della pagina, provvedete prima possibile ad una de-ottimizzazione, riportando le ripetizioni delle kw a percentuali più sensate e plausibili con un normale testo, fluido e scorrevole.
  • Velocità di caricamento: controllate e verificate la velocità di caricamento delle vostre pagine, da ormai diversi mesi la velocità è un parametro importante anche ai fini del posizionamento e Google ha tra le sue priorità, quella di risparmiare al massimo le sue risorse durante la fase di spidering e memorizzazione delle pagine.
  • Opportunità di contatto: assicuratevi che nel vostro sito esista la possibilità di farvi contattare dai lettori tramite un modulo di contatti, numeri di telefono ecc.
  • Aprire i commenti: permettete ai visitatori di commentare i vostri articoli, potete in ogni caso poi moderare e approvare/scartare.
  • Social media: sfruttare i social media per acquisire una vostra immagine e “autorità sociale”.
  • Usare gli strumenti di Google: la sezione webmastertool di Google e analitycs, offrono alcuni strumenti utilissimi al fine di verificare quali sono le pagine maggiormente visitate e quelle invece con la più scarsa permanenza e, usateli per andare a scovare le pagine evidentemente troppo scarse e miglioratele, altrimenti meglio eliminarle.
  • Robots.txt: assicuratevi che il vostro file robots.txt sia scritto correttamente e che consenta l’accesso solo ai contenuti di maggiore qualità del vostro sito, consiglio di bloccare le pagine di scarsi contenuti o troppo simili ad altre sul web come per esempio testi sulla privacy o simili.

Questi sono a mio avviso alcuni dei punti principali da seguire, niente di nuovo per chi ha sempre guardato alla qualità del sito, molto lavoro aggiuntivo invece per coloro che si riducono sempre all’ultimo momento per cercare di rimediare ad una situazione potenzialmente esplosiva. Personalmente tengo d’occhio diversi altri elementi e parametri (al momento circa 30) che possono rivestire una buona importanza nel miglioramento delle pagine.

Se avete un sito aziendale e dovete effettuare un aggiornamento in vista dell’arrivo di Google Panda e volete affidare il lavoro a professionisti, potete contattarci tramite la nostra pagina Contatti, riceverete risposta in breve tempo, altrimenti potete contattarci al numero: 338.5300652

Gualtiero Santucci, SEO/SEM specialist, titolare di RankLab Studio.